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MODELLO BUSINESS CENTER

SPAZI DA RIPENSARE

In un recente articolo Gianfranco Marinelli, presidente di Assoufficio, associazione che rappresenta 75 aziende che coprono l’85% fatturato nazionale del settore; ha evidenziato l’urgenza di adeguare il modello valido e positivo dei coworking.

E’ necessario ripensare gli spazi in modo da allinearli a normative e protocolli.

Il Coworking che conoscevamo veniva proposto in grandi aree con postazioni condivise e non assegnate.

Oggi quegli stessi luoghi possono ospitare un terzo dei lavoratori di prima applicando il corretto distanziamento.

SOLUZIONI POSSIBILI

Molte aziende si sono rivolte ai Business Center per spostare parte degli impiegati in uffici temporanei o spazi attrezzati con ampie metrature.

Alcune di queste potrebbero decidere di proseguire su questa strada

La situazione attuale è servita da motore trainante nella scoperta di un nuovo sistema di gestione più sostenibile e produttivo.

Questo modello incontra sia le esigenze dei dipendenti lontani dalla sede principale che quelle dell’azienda che riduce i costi.

LA FORZA DI LAVORARE IN UN BUSINESS CENTER

I Business Center hanno messo in campo nuovi strumenti per continuare ad essere attrattivi e assolvere a una delle loro principali funzioni, quella di hub dove fare networking e creare sinergie, ampliando la propria rete di contatti.

Oltre ad app e sistemi personalizzati i centri più grandi si sono affacciati al digitale permettendo di prenotare uffici temporanei sale o postazioni direttamente da portali online con pagamento in e-commerce o affidandosi a piattaforme di settore.

I portali oltre a facilitare la visione e la scelta del business center con la vetrina descrittiva dei centri offrono gestionali per coordinare tutti gli aspetti che ruotano attorno alla scelta di una domiciliazione legale della propria compagnia.

“Le aziende stanno guardando con interesse all’idea di poter avere posti flessibili dove far ruotare i propri team, in un’ottica di smartworking che anche nella fase 2 rimarrà centrale nel modo di lavorare di aziende piccole, medie o grandi che siano”, dice Lorenzo Maternini, vice presidente global sales e country manager di Talent Garden Italia (piattaforma per la formazione digitale e l’innovazione nata in Italia nel 2011).

“Stiamo ricevendo richieste di importanti realtà che si stanno interessando al nostro modello”.

(Fonti Milano e Finanza, Il Sole 24 Ore)

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